Curcumina e Piperina vs Curcumina Vegetale HBA: il problema della biodisponibilità.

8 Giugno 2021

di Erbemedicali

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L’eterno dilemma di assumere insieme piperina e curcumina (o curcuma e piperina o curcumina e pepe) è relativo al problema della biodisponibilità ovvero, nelle parole più semplici possibili, a quanto e come il nostro organismo riesce ad assumere i principi attivi (e quindi i benefici) di quello che introduciamo. Partiamo dalla base: la curcumina anche se vegetale da Curcuma Longa è in generale caratterizzata da bassa disponibilità e, quindi, il rischio è quello di assumerla senza averne i benefici o viceversa, utilizzarne tanta per avere un qualche beneficio, o, ancora, dover utilizzare additivi per aumentarne la biodisponibilità.

Le ragioni di questa ridotta biodisponibilità sono:
• il suo scarso assorbimento a livello intestinale
• la rapida eliminazione per via fecale: circa il 60% della curcumina ingerita viene eliminata con le feci
• il suo rapido metabolismo: anche se somministrata per via endovenosa, viene rapidamente metabolizzata e i prodotti del suo metabolismo eliminati con la bile.

La soluzione più diffusa ed economica per migliorarne l’assorbimento intestinale e ridurne l’eliminazione è stato quindi additivarla con piperina (derivata dal comune pepe nero) che agisce andando ad inibire la glucuronidazione della curcumina nel fegato e nell’intestino: bloccando questo processo, la curcumina non viene eliminata e può andare in circolo ad esplicare i suoi effetti.

Ma introducendo la piperina si hanno solo effetti positivi?
Purtroppo no, in quanto la piperina può irritare le pareti delle mucose di stomaco e dell’intestino stesso e può dare diversi problemi specialmente a chi soffre di problemi di stomaco, reflusso, gastrite etc.

Anche noi, come Erbemedicali, in passato avevamo un prodotto basato su questa tecnologia, ma che è stata resa “vecchia” dall’attuale curcumina vegetale HBA in miele: grazie a un particolare processo la curcumina è microincapsulata e riesce a raggiungere l’intestino dove il miele ne facilita l’assorbimento, con una biodisponibilità nettamente superiore a quella ottenibile con le tecniche precedenti. Inoltre, l’aggiunta di miele è stata un’intuizione legata a studi della tradizione tibetana, dove questo composto, chiamato MIELE D’ORO perchè utilizzato come protezione dalle malattie, antinfiammatorio e antidolorifico.

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