Dopo aver spiegato la differenza tra curcumina e curcuma nel precedente articolo che trovate QUI, approfondiamo ora il mondo delle controindicazioni relative a curcuma e curcumina, ed anche nello specifico relativo al Curcumiele®.
Nel 2019, abbiamo assistito, anche in Italia, a un vero “scandalo curcumina”, con diversi integratori alimentari (anche delle marche più famose) contenenti estratti e preparati di Curcuma longa, che hanno provocato problemi epatici molto seri: ciò ha provocato il ritiro immediato dei lotti incriminati dal mercato e degli stessi prodotti che sono magicamente spariti dagli scaffali di supermarket, erboristerie e farmacie; questo episodio ha diffuso un “panico” relativo a curcuma e curcumina.
Ma allora curcuma e curcumina fanno male? Qual è la verità? Ci sono migliaia di articoli in rete, ce ne sino stati a migliaia nelle tv (ovviamente solo nel periodo di picco del problema), ma per avere un’idea davvero scientifica basiamoci sulle analisi fatte dal Ministero della Salute, i cui approfondimenti trovate a questo link > CURCUMA
Partiamo però dall’antefatto: la curcumina dal 2010 ha avuto un’esplosione di volumi (e quindi di produttori/distributori) dal momento in cui è stata proposta al pubblico come dimagrante: con questa destinazione d’uso si sono moltiplicati i prodotti e i produttori, creando prodotti con concentrazioni altissime e con molti additivi per aumentarne la biodisponilità (in parole povere, come il nostro corpo riesce ad assorbire il principio attiva e come regola generale teniamo presente che più è bassa la qualità più occorre aumentare gli additivi).
Testualmente dal sito del Ministero della Salute: “Gli eventi segnalati hanno coinvolto preparati ed estratti di curcuma diversi tra di loro e si sono verificati dopo l’assunzione di dosi molto variabili di curcumina, anche se nella maggior parte dei casi il titolo di tale sostanza era elevato e spesso associato ad altri ingredienti volti ad aumentarne l’assorbimento. Le analisi effettuate sui campioni dei prodotti correlati ai casi di epatite hanno escluso la presenza di contaminanti o di sostanze volontariamente aggiunte quali possibili cause del danno epatico.
IN SINTESI
non ci sono stati contaminanti esterni, ma si è “spinto” troppo l’uso degli altri ingredienti (additivi).
Torniamo un attimo a quello che diciamo da sempre, e che è stato segnalato già nei primi anni 2000 dell’FDA (Food and Drug Administration – l’equivalente del nostro Ministero della Salute in America): il 90% delle curcumine presenti sul mercato è di origine sintetica (neanche vegetale), e del restante 10% ce ne sono moltissime a bassa biodisponibilità che necessitano di additivi.
Già l’FDA segnalava un rischio curcumine contraffatte che non solo non portavano benefici alla salute delle persone, ma potevano essere addirittura pericolose. Semplicemente, per ottenere alti volumi a basso costo (se volete un po’ come succede per il nostro olio d’oliva, ahimè), si è creato un prodotto che non solo non aveva proprietà benefiche ma che è risultato addirittura pericoloso!
Per quanto riguarda curcuma e curcumina si può concludere che:
• La millenaria tradizione dell’assunzione di curcuma e curcumina (studio osservazionale) dimostra la sua non pericolosità se di ottima qualità, senza additivi e in dosi coerenti col buon senso
• Vale in generale comunque la regola che nel caso in cui il soggetto che vogli assumere la curcumina abbia alterazioni della funzione epato-biliare o abbia calcolosi delle vie biliari, è bene sentire il parere del proprio medico per maggior scrupolo.
Sulla base degli studi condotti, l’FDA (Food and Drug Administration) ha riconosciuto la curcumina veg3tale come sostanza sicura e non pericolosa per l’uomo fino alla dose di 8.000 mg ovviamente se vegetale e in assenza di additivi.
Nello specifico il Ministero della Salute ha obbligato oggi a scrivere sull’etichetta la tipologia di curcumina utilizzata, dando parere positivo solo alle Curcumine Vegetali da Curcuma Longa (come noi scriviamo da sempre nell’etichetta del Curcumiele).
Nello specifico, nella ricetta del Curcumiele sono presenti (relativamente ad 1 cucchiaino dosatore) circa 200 mg di curcumina vegetale HBA (che avendo una biodisponibilità altissima, consentono di averte tutti i benefici senza controindicazioni) e come unico “additivo” del miele millefiori italiano, che aumenta ancora la biodisponibilità secondo la millenaria ricetta del Miele d’oro tibetano, usato come protezione dell’organismo, antidolorifico e anti-infiammatorio.